Sono l’Avv. Mattia Fontana e rispondo a una delle domande più angoscianti che un cittadino possa porsi: “Come faccio a sapere se sono indagato?”. Avere questo dubbio è normale, perché le indagini preliminari sono coperte dal segreto e spesso si viene a conoscenza di un’accusa solo al termine dell’attività investigativa.
Fortunatamente, la legge prevede uno strumento preciso per scoprirlo in anticipo: la richiesta di comunicazione delle iscrizioni a proprio carico, nota come “istanza ex art. 335 c.p.p.”. Questa guida spiega esattamente cos’è, come presentarla e perché è fondamentale per la tua difesa.
Cosa significa essere indagati
Essere indagati significa essere sottoposti ad un’indagine, ovvero che a seguito di una denuncia o querela è stata avviata un’attività investigativa preliminare sulla tua persona da parte della Procura della Repubblica.
Gli inquirenti possono raccogliere prove e testimonianze. Al termine, il PM può chiedere l’archiviazione (se gli elementi non consentono una condanna) oppure notificare l’avviso di conclusione delle indagini preliminari in vista di un possibile processo.
Cos’è una denuncia o una querela
Denuncia e querela non sono sinonimi. Si tratta però di atti che hanno lo scopo di segnalare alle autorità la notizia di un possibile reato, dando il via alle indagini preliminari. Chi viene coinvolto in tali accertamenti assume la qualifica di “indagato“.
Come sapere se sono indagato
Se temi che ci siano indagini a tuo carico, esiste un modo per scoprirlo con certezza, ovvero tramite istanza ai sensi dell’art. 335 c.p.p. Si tratta di una richiesta, presentata dal tuo avvocato penalista, con cui puoi sapere se risulti indagato e per quale reato.
Una volta appreso di essere indagato, è fondamentale nominare un difensore per delineare la strategia processuale migliore.
Essere indagati senza saperlo
Si può essere indagati a propria insaputa, venendolo a sapere solo con la notifica della conclusione delle indagini. Ciò accade perché nella fase preliminare vige il segreto investigativo.
Per questo è cruciale l’istanza ex art. 335 c.p.p. per anticipare i tempi ed essere pronti in vista di un eventuale processo.
Conclusioni e consigli
Ti consiglio di contattare subito un avvocato penalista che possa presentare l’istanza per verificare se risulti indagato. Questo consente di definire per tempo la linea difensiva più efficace.Hai ancora dubbi o domande? Usa il pulsante qui sotto per richiedere una consulenza gratuita. Sarò lieto di aiutarti!
Domande Frequenti
Posso presentare io stesso l’istanza ex art. 335 c.p.p. senza avvocato?
Sì, è possibile presentare l’istanza in autonomia senza l’assistenza di un legale. Tuttavia è sempre consigliabile rivolgersi ad un avvocato penalista esperto per gestire al meglio questa delicata fase procedurale.
Quanto tempo ci vuole per avere una risposta dalla Procura?
In genere è necessario attendere qualche settimana. I tempi variano a seconda del carico di lavoro degli uffici giudiziari. Orientativamente la risposta dovrebbe arrivare entro 1-3 settimane.
Cosa succede dopo aver saputo di essere indagati?
A quel punto è fondamentale nominare un difensore di fiducia e iniziare a pianificare la linea difensiva, raccogliendo prove e testimonianze utili. Il legale potrà anche concordare con il PM gli eventuali interrogatori.
Si può ripetere la richiesta se dà esito negativo?
Certo, se si ha il fondato sospetto di essere sotto indagine nonostante la prima istanza abbia dato esito negativo, è possibile ripresentarla dopo qualche settimana.
I costi della richiesta ex art. 335 sono elevati?
No, fortunatamente l’istanza non prevede né bolli né altre imposte. I costi si limitano al compenso per l’assistenza eventuale di un legale.
Se sono stato denunciato per stalking, quali sono i segnali che indicano che sono sotto indagine?
In caso di denuncia per stalking, i segnali di un’indagine in corso includono il ricevimento di una notifica ufficiale dalle autorità o l’avvicinamento da parte degli investigatori per richiedere informazioni o per un interrogatorio.