Denuncia per stalking: come presentarla in tribunale

Lo stalking può essere un’esperienza terrificante che incide sulla quotidianità. Per fermare il persecutore ed ottenere giustizia, è importante sapere come fare una denuncia per stalking correttamente.

In questo articolo troverai tutte le informazioni per capire quando è possibile sporgere denuncia, come procedere tra querela e ammonimento, quali prove raccogliere, gli scenari successivi e le pene previste per gli stalker. Scopriamo insieme il percorso da seguire per presentare una denuncia per stalking ed uscire da questa situazione difficile.

In sintesi, la denuncia per stalking va presentata entro 6 mesi dall’ultimo episodio presso le autorità competenti, con eventuale assistenza legale. Le opzioni sono la querela in Procura, con possibilità di remissione, o l’ammonimento al Questore che avvia il procedimento d’ufficio. È fondamentale fornire prove che dimostrino le condotte moleste reiterate nel tempo e i danni psicologici subiti. Dopo la denuncia seguiranno indagini, possibili misure cautelari e un processo, dove lo stalker rischia da 1 a 6 anni di reclusione.

Quando è possibile sporgere denuncia per stalking

Per configurarsi il reato di atti persecutori secondo l’art. 612-bis c.p., devono sussistere condotte reiterate di minacce e molestie che causano ansia e paura nella vittima, costringendola a cambiare abitudini di vita.

Non basta un singolo episodio sgradito, ma serve una vera e propria persecuzione protratta nel tempo, con appostamenti, messaggi o telefonate ossessive. La denuncia va presentata entro 6 mesi dall’ultimo atto intimidatorio.

Come presentare una denuncia per stalking

Per denunciare lo stalking si può optare per una querela in Procura, che avvia un procedimento penale, o per un ammonimento del Questore.

La querela consente di fare marcia indietro davanti al giudice se lo stalker desiste, ma va presentata entro 6 mesi. L’ammonimento procede d’ufficio ma non può essere ritirato. In casi gravi con minacce di morte si procede sempre d’ufficio.

È consigliabile farsi assistere da un avvocato penalista per preparare una denuncia efficace con tutte le prove, come referti medici, cambi di numero, foto e screenshot di messaggi.

Gli sviluppi dopo la denuncia per stalking

Presentata la denuncia, si aprono le indagini della Polizia Giudiziaria, con raccolta di prove e audizione di testimoni. Il PM può chiedere misure cautelari per lo stalker, come il divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla vittima.

Se emergono prove di colpevolezza, si procede con il processo penale, dove la vittima può costituirsi parte civile per ottenere il risarcimento del danno subito.

Le pene previste per il reato di stalking

Il codice penale prevede per gli stalker la reclusione da 1 a 6 anni e 6 mesi. Ma la pena può aumentare se sono presenti aggravanti, ad esempio se la vittima di stalking è un minore, una donna incinta o una persona con disabilità.

Anche la violazione delle misure cautelari disposte a tutela della vittima di stalking comporta ulteriori conseguenze penali, con reclusione da 6 mesi a 3 anni.

Cosa fare se si è accusati ingiustamente di stalking

Se si riceve un’accusa infondata di stalking, è fondamentale difendersi affidandosi ad un avvocato penalista esperto, per dimostrare l’estraneità ai fatti contestati.

Occorre fornire prove della propria buona fede e delle reali motivazioni dei contatti intrattenuti con la controparte, oltre a smontare eventuali false sindromi da vittimizzazione. Agendo prontamente e con preparazione legale adeguata, è possibile evitare una condanna ingiusta.

Consigli utili

  • Conserva tutte le prove degli episodi di stalking subiti e rivolgiti tempestivamente alle autorità.
  • Affidati ad un avvocato penalista di fiducia per ottenere assistenza legale qualificata.
  • Dopo la denuncia, evita contatti e comunicazioni con lo stalker che potrebbero compromettere il procedimento.
  • Chiedi supporto psicologico e segui i consigli su precauzioni e comportamenti da adottare.
  • Mantieni sempre un atteggiamento prudente, non sottovalutare eventuali minacce o intimidazioni.

Con una denuncia tempestiva e circostanziata e l’assistenza di un legale competente, è possibile difendere i propri diritti ed ottenere giustizia per lo stalking subito.

Domande frequenti

Posso ritirare una denuncia per stalking già presentata?

Sì, ma solo tramite remissione della querela davanti al giudice in udienza. Nei casi più gravi con procedibilità d’ufficio la denuncia non può essere ritirata.

Cosa rischia chi viola un ammonimento o una misura cautelare per stalking?

Chi non rispetta le prescrizioni imposte dall’autorità a tutela della vittima di stalking commette un reato autonomo, punito con la reclusione da 6 mesi a 3 anni.

Se lo stalker è un familiare convivente come mi devo comportare?

In questi casi delicati occorre trovare una sistemazione alternativa e sicura, comunicando la situazione ai servizi sociali e alle autorità per ottenere protezione.

Posso ottenere un risarcimento danni in un processo per stalking?

Costituendosi parte civile, la vittima può ottenere il risarcimento dei danni morali e materiali subiti a causa degli atti persecutori, a carico dello stalker condannato.

Lo stalking telefonico prevede le stesse pene dello stalking tradizionale?

No, per lo stalking telefonico è previsto solo l’arresto da 15 giorni a 6 mesi o una sanzione pecuniaria, trattandosi di un illecito meno grave.

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