Patteggiamento: Articolo 444 cpp – Spiegazione Semplice ed Esempi

Il patteggiamento è un istituto molto utilizzato nella pratica processuale penale che permette di definire il processo tramite un accordo tra l’imputato ed il Pubblico Ministero sulla pena da applicare, senza arrivare ad un vero e proprio dibattimento.

Il patteggiamento, disciplinato dall’articolo 444 del codice di procedura penale italiano (cpp), rappresenta una modalità alternativa di conclusione del processo penale. Questa procedura consente all’imputato di concordare con il pubblico ministero una pena, generalmente ridotta, in cambio della rinuncia al processo. Il giudice, dopo aver verificato la legalità dell’accordo e la volontà dell’imputato, può accogliere il patteggiamento e emettere una sentenza di condanna sulla base dell’accordo raggiunto.

Esempi di patteggiamento possono includere casi in cui l’imputato, per un reato minore come un furto senza aggravanti, concorda una pena ridotta, evitando così il processo e le possibili conseguenze di una condanna più severa. Questa opzione è spesso considerata vantaggiosa sia per l’imputato, che può beneficiare di una pena minore e di una rapida conclusione del procedimento, sia per il sistema giudiziario, che riduce il carico dei processi.

Tale rito speciale è disciplinato dall’art 444 cpp e consente di ottenere una riduzione della pena ed altri benefici.

In questa guida analizzeremo nel dettaglio tutti gli aspetti legati al patteggiamento:

  • Che cos’è e come funziona
  • requisiti
  • Le differenze tra patteggiamento allargato e ristretto
  • Gli effetti che produce
  • vantaggi per l’imputato
  • L’istanza di patteggiamento
  • Come si fa il calcolo della pena
  • Quando può essere richiesto
  • I rapporti con la sospensione condizionale della pena
  • Le differenze con il rito abbreviato

Inoltre forniremo alcuni consigli pratici su quando può essere conveniente patteggiare ed alcuni esempi concreti di calcolo della pena.Se ti trovi in una situazione processuale delicata e non sai se sia meglio patteggiare piuttosto che affrontare un processo ordinario, questa guida può fare al caso tuo.

Cos’è il Patteggiamento

Il patteggiamento, conosciuto anche con il nome più tecnico di “applicazione della pena su richiesta delle parti“, è un procedimento speciale disciplinato dall’art 444 e seguenti del codice di procedura penale. Si tratta di un rito alternativo che permette di definire il processo sulla base di un accordo tra l’imputato ed il Pubblico Ministero sulla pena da applicare, senza arrivare al dibattimento vero e proprio.Attraverso il patteggiamento l’imputato rinuncia dunque ad affrontare un processo nelle forme ordinarie, sottoponendosi volontariamente ad una sanzione penale, ma viene premiato con una serie di benefici (di cui parleremo in seguito).

Significato di Patteggiare

Cosa vuol dire patteggiare?

Il termine “patteggiare” significa sostanzialmente accordarsi con la controparte processuale sulla pena da applicare.

Più nel dettaglio, patteggiare un reato vuol dire che il Pubblico Ministero e l’Avvocato dell’imputato raggiungono un accordo in merito alla condanna da infliggere senza passare attraverso l’istruzione dibattimentale.Dunque il patteggiamento consiste in una sorta di “contrattazione” tra accusa e difesa su quella che sarà la sanzione penale applicata all’imputato per il reato commesso.

Naturalmente non sempre conviene patteggiare. Quando le chance di ottenere un’assoluzione appaiono concrete, può essere preferibile affrontare il rischio del dibattimento. In altre circostanze però il patteggiamento può rappresentare una valida alternativa al processo ordinario.Ad esempio può essere una buona soluzione per chi non ha precedenti penali e può quindi usufruire di importanti benefici.

L’art 444 cpp

L’art 444 cpp è la norma che disciplina il patteggiamento e recita:

“L’imputato e il pubblico ministero possono chiedere al giudice l’applicazione, nella specie e nella misura indicata, di una sanzione sostitutiva o di una pena pecuniaria, diminuita fino a un terzo, ovvero di una pena detentiva quando questa, tenuto conto delle circostanze e diminuita fino a un terzo, non supera cinque anni sola o congiunta a pena pecuniaria.”

In sostanza il patteggiamento altro non è che una richiesta congiunta tra Pubblico Ministero e imputato, con la quale le parti chiedono al Giudice di applicare una pena diminuita fino ad un terzo rispetto a quella prevista per quel reato.

Tale richiesta può avere ad oggetto:

  • Una sanzione sostitutiva (es. la semidetenzione)
  • Una pena pecuniaria (multa o ammenda)
  • Una pena detentiva

Dunque attraverso il patteggiamento si mira ad ottenere uno “sconto di pena”.

Il Patteggiamento Allargato

Esistono due forme di patteggiamento:

  • Quello tradizionale o ristretto
  • Quello allargato

Il patteggiamento allargato è disciplinato proprio dal comma 1 dell’art 444 cpp prima citato.

Esso si distingue da quello tradizionale per i seguenti aspetti:

  • Si applica per pene detentive comprese tra i 2 anni e 1 giorno e i 5 anni (più gravi rispetto al patteggiamento tradizionale)
  • Comporta minori benefici
  • È soggetto a limiti soggettivi e oggettivi: non è possibile per alcune categorie di reati (es. violenza sessuale) né per particolari tipologie di soggetti (recidivi abituali, professionali ecc.).

Quindi il patteggiamento allargato riguarda reati di maggiore gravità ed è sottoposto a preclusioni. Ciò spiega il motivo per cui prevede minori vantaggi rispetto a quello tradizionale.

L’art 445 cpp

Mentre l’art 444 cpp disciplina il patteggiamento allargato, il patteggiamento ristretto o tradizionale è regolato dall’art 445 cpp.Questa norma prevede la possibilità per l’imputato e il Pubblico Ministero di richiedere l’applicazione di una pena detentiva che, tenuto conto delle circostanze e diminuita fino ad un terzo, non superi i 2 anni sola o congiunta a pena pecuniaria.

Quindi il discrimine tra le due forme di patteggiamento sta nell’entità della pena detentiva richiesta:

  • Fino a 2 anni = patteggiamento tradizionale
  • Da 2 anni e 1 giorno a 5 anni = patteggiamento allargato

Inoltre il patteggiamento tradizionale, diversamente da quello allargato, non è soggetto né a limiti oggettivi né a limiti soggettivi: è possibile per qualsiasi reato e per qualsiasi tipo di imputato.

Istanza di Patteggiamento

Per accedere al patteggiamento, l’Avvocato dell’imputato munito di procura speciale deve presentare un’istanza contenente:

  • La pena finale concordata con il P.M.
  • calcoli effettuati partendo dalla pena base prevista per quel reato

Quando si può presentare l’istanza?

È possibile farlo:

  • Durante le indagini preliminari
  • Prima della conclusione dell’udienza preliminare
  • Prima dell’apertura del dibattimento (se non c’è udienza preliminare)
  • Prima dell’apertura del dibattimento nel giudizio direttissimo
  • Entro 15 giorni dalla notifica del decreto penale di condanna

Come si può notare, si tratta di una scelta processuale che porta ad una contrazione delle garanzie e dei diritti della difesa, in quanto comporta una rinuncia al dibattimento.

Effetti del Patteggiamento

Il patteggiamento comporta l’emissione di una sentenza di condanna che diventa definitiva, ma con una pena generalmente ridotta rispetto a quella inflitta in un processo completo. Inoltre, l’imputato può beneficiare di benefici penitenziari come sconti sulla pena da scontare. Gli effetti del patteggiamento variano in base al fatto che si tratti di patteggiamento allargato o tradizionale.

Alcuni effetti sono comuni ad entrambe le tipologie:

  • Riduzione della pena fino ad 1/3 (sconto di pena)
  • Esclusione della parte civile dal processo
  • Inutilizzabilità della sentenza nel giudizio civile
  • Assenza di pubblicità

Il patteggiamento tradizionale comporta poi ulteriori benefici:

  • Non menzione nel casellario giudiziale
  • Non applicazione delle pene accessorie
  • Estinzione del reato decorsi 5 anni (delitto) o 2 anni (contravvenzione)

In ogni caso, con la sentenza di patteggiamento si chiude definitivamente il procedimento, ed è possibile solo ricorrere in Cassazione.

Calcolo della Pena

Vediamo adesso come si effettua il calcolo della pena nel patteggiamento.Facciamo un esempio pratico. Supponiamo di voler patteggiare per il reato di spaccio di sostanze stupefacenti (hashish), che prevede una pena tra 2 e 6 anni di reclusione.

Il calcolo prevede questi passaggi:

  • Si determina la pena base: ad esempio 3 anni
  • Si applica l’eventuale diminuzione di 1/3 per le attenuanti generiche prevalenti: da 3 a 2 anni
  • Si applica l’eventuale aumento per la recidiva
  • Si applica l’eventuale aumento per la continuazione con altri reati
  • Si applica infine la diminuzione di 1/3 per la scelta del rito: da 2 a 1 anno

Quindi in questo caso la pena finale sarebbe pari a 1 anno di reclusione.

Patteggiamento in Continuazione

Il patteggiamento in continuazione si applica quando un imputato decide di patteggiare per più reati collegati tra loro, permettendo così la definizione cumulativa delle pene per tutti i reati in un’unica soluzione negoziale. Questo processo semplifica la gestione di più procedimenti penali e può portare a una pena complessiva ridotta.Il patteggiamento può riguardare anche più reati in continuazione tra loro.

Questo è possibile quando l’imputato:

  • È già stato condannato in via definitiva per un reato
  • Deve affrontare un nuovo processo per un nuovo reato che presenta un medesimo disegno criminoso

In questo caso il suo Avvocato può patteggiare il nuovo reato chiedendo che venga messo in continuazione con quello già definito in precedenza, così da ottenere una pena più mite.

Differenze con il Rito Abbreviato

Il patteggiamento, a differenza del rito abbreviato, non prevede l’esame delle prove ma si basa su un accordo tra imputato e pubblico ministero sulla pena, mentre nel rito abbreviato il giudice valuta le prove presentate e può ridurre la pena fino a un terzo.Il patteggiamento va distinto dal rito abbreviato, anch’esso un rito speciale alternativo al dibattimento.

Quali sono le differenze?

  • Con il rito abbreviato è possibile proporre appello, con il patteggiamento no
  • Nel rito abbreviato rimane la parte civile, nel patteggiamento no
  • Il rito abbreviato dà uno sconto di pena di 1/3 secco, il patteggiamento di 1/3 “fino a”
  • Il patteggiamento può essere chiesto durante le indagini, il rito abbreviato no

In sostanza la scelta tra i due riti alternativi dipende dal caso concreto e dalla situazione processuale.

Quando Convien Patteggiare

In conclusione, quando può essere conveniente patteggiare?

Alcuni consigli pratici:

  • Quando appare difficile ottenere l’assoluzione
  • Quando si è incensurati e si possono sfruttare importanti benefici
  • In caso di più reati, per un trattamento sanzionatorio più mite
  • Quando si vogliono ridurre i tempi processuali
  • Se si ammette la propria responsabilità

In ogni caso è fondamentale affidarsi al proprio Avvocato penalista che saprà indicare la migliore strategia difensiva da seguire.

Conclusioni

Come abbiamo visto, il patteggiamento disciplinato dall’art 444 cpp è un istituto che consente di definire il processo tramite un accordo sulla pena da irrogare. Si tratta di una scelta processuale che comporta evidenti benefici, come lo sconto di pena, ma anche una contrazione delle garanzie difensive.Per questo motivo è importante valutare con attenzione quando può essere realmente conveniente patteggiare, con l’ausilio di un esperto Avvocato penalista.Spero che questa guida ti sia stata utile per comprendere meglio cos’è il patteggiamento e come funziona!

Domande Frequenti sul Patteggiamento:

È possibile applicare il patteggiamento per un reato di sottrazione di minorenni ai sensi dell’Articolo 444 cpp?

L’articolo 444 del codice di procedura penale italiano riguarda il patteggiamento, una forma di conclusione anticipata del processo. La possibilità di patteggiare per un reato di sottrazione di minorenni dipende dalla gravità specifica del reato e dalle circostanze del caso. Generalmente, per reati gravi come la sottrazione di minorenni, il patteggiamento potrebbe non essere sempre consentito o potrebbe essere soggetto a restrizioni e condizioni specifiche stabilite dal giudice. È fondamentale consultare un avvocato penalista per comprendere le opzioni legali disponibili in tali casi.


Cos’è il patteggiamento?

Il patteggiamento è un rito speciale che permette di definire il processo penale tramite un accordo tra imputato e Pubblico Ministero sulla pena da applicare, senza passare attraverso il dibattimento.

Quali sono i benefici del patteggiamento?

I principali benefici del patteggiamento sono lo sconto di pena fino a un terzo, l’esclusione delle pene accessorie e della confisca, la

Cos’è il patteggiamento nel contesto legale?

In questa domanda, si cerca di ottenere una spiegazione chiara e concisa del concetto di patteggiamento nel diritto italiano, comprese le sue implicazioni e come funziona.

Quali sono i vantaggi e gli svantaggi del patteggiamento?

Questa domanda mira a comprendere i pro e i contro del patteggiamento come opzione per risolvere un caso legale, inclusi i benefici e le possibili conseguenze.

Quali sono alcuni esempi pratici di casi di patteggiamento?

Qui si cerca di illustrare il patteggiamento attraverso esempi reali o situazioni ipotetiche, al fine di rendere più chiara la sua applicazione pratica nel sistema legale italiano.

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