Messa alla prova: come funziona e quando richiederla

Sei coinvolto in un procedimento penale e vuoi evitare il processo? La messa alla prova è un istituto che ti permette di chiedere la sospensione del processo penale in cambio dello svolgimento di lavori di pubblica utilità. Vediamo quando e come richiederla.

Riepilogo

La messa alla prova è applicabile per reati minori (puniti con pena massima fino a 4 anni) e prevede la sospensione del processo con l’affidamento dell’imputato ai servizi sociali per lo svolgimento di lavori di pubblica utilità. Se la prova ha esito positivo, si ottiene l’estinzione del reato.

Cos’è la messa alla prova

La messa alla prova è un istituto che consente di sospendere il processo penale in cambio dello svolgimento di una serie di attività, come lavori di pubblica utilità, attività riparatorie e risarcimento del danno.

Prevista dall’art. 168 bis del Codice Penale, può essere concessa una sola volta e per reati di minore gravità (puniti con pena massima fino a 4 anni). Non è applicabile per i recidivi.

Durante il periodo di messa alla prova, che non può superare i 2 anni, l’imputato viene affidato all’UEPE (Ufficio Esecuzione Penale Esterna) per lo svolgimento delle attività previste nel programma di trattamento.

Se la prova ha esito positivo, si ottiene l’estinzione del reato, senza condanna. In caso negativo, il processo riprende.

Quando è possibile richiedere la messa alla prova

La messa alla prova può essere richiesta in vari momenti del procedimento penale:

  • Durante le indagini preliminari
  • Prima della dichiarazione di apertura del dibattimento
  • Nell’opposizione al decreto penale di condanna

In generale, può essere richiesta prima delle conclusioni del procedimento. Il PM può anche proporla direttamente all’imputato.

È fondamentale farsi assistere da un avvocato penalista esperto che possa valutare il caso specifico e indicare il momento migliore per avanzare richiesta.

Come si svolge la messa alla prova

Per ottenere la messa alla prova è necessario innanzitutto individuare un ente disponibile ad accogliere l’imputato per i lavori di pubblica utilità, preferibilmente convenzionato con il Tribunale.

Successivamente, presso l’UEPE va presentata richiesta di messa alla prova con allegata la disponibilità dell’ente. L’UEPE elaborerà quindi il programma di trattamento, indicando nel dettaglio le attività da svolgere.

Una volta ottenuto il programma, in udienza l’avvocato ne chiederà approvazione al Giudice, che deciderà con ordinanza.

Cosa prevede il programma di trattamento

Il programma di trattamento predisposto dall’UEPE prevede diverse attività:

  • Lavoro di pubblica utilità: attività non retribuita da svolgere presso enti pubblici o associazioni
  • Attività riparatorie: per eliminare le conseguenze dannose del reato
  • Risarcimento del danno: ove possibile
  • Mediazione con la vittima: percorso di conciliazione
  • Prescrizioni: ad es. obblighi di dimora, divieto di frequentare locali

La durata del programma viene stabilita dal Giudice nell’ordinanza e non può superare i 2 anni.

Quali sono i vantaggi della messa alla prova?

I principali vantaggi della messa alla prova sono:

  • Evitare il processo penale
  • Evitare la condanna, se l’esito è positivo
  • Fedina penale pulita: non ci sono iscrizioni sul casellario giudiziale
  • Ridurre i tempi rispetto al processo ordinario

Inoltre, rispetto ad altri riti speciali come il patteggiamento, con la messa alla prova si ottiene l’estinzione del reato, non la condanna.

Quando conviene richiedere la messa alla prova?

La messa alla prova conviene in vari casi:

  • Se si vogliono evitare i rischi del processo (condanna)
  • Per lasciare pulita la fedina penale ed evitare conseguenze sulla reputazione
  • Quando si hanno buone probabilità di ottenere l’estinzione del reato
  • Per incidenti stradali, lesioni, diffamazione: reati con possibilità di mediazione

Prima di decidere, è opportuno valutare con un penalista costi e benefici rispetto alle proprie esigenze specifiche.

Domande frequenti

Posso ottenere la messa alla prova se ho precedenti penali?

Sì, i precedenti penali non impediscono di per sé di ottenere la messa alla prova. Il giudice però potrebbe essere più rigido nel concederla.

Devo per forza risarcire la vittima?

No, il risarcimento del danno non è obbligatorio ma senz’altro valorizzato dal giudice. Si può concordare una soluzione o chiedere il pagamento rateale.

Cosa succede se violo gli obblighi durante la prova?

In caso di gravi violazioni la messa alla prova può essere revocata e il processo riprende. Occorre quindi rispettare rigorosamente il programma.

Posso richiedere la messa alla prova più di una volta?

No, la messa alla prova può essere concessa una sola volta nella vita. Valutarla con attenzione prima di farne richiesta.

Se fallisco posso chiederla di nuovo?

No. In caso di esito negativo non è più possibile richiedere la messa alla prova una seconda volta.

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